Valeria Boccara

Dalle fabbriche olivettiane, le armoniche del mettersi all’opera

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Dalle fabbriche olivettiane, le armoniche del mettersi all’opera “C’era una volta una femmina gravida chiamata Pascadozia, che affacciata alla finestra di un giardino che dava su un’orca, vide una bella aiuola di prezzemolo e le venne una tale voglia che si sentiva svenire, tanto che, non riuscendo a resistere, facendo attenzione a quell’orca che …

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Sacro ozio e fabbrica/scuola: quando spaziare tra materia e forma produce bellezza

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Sacro ozio e fabbrica/scuola: quando spaziare tra materia e forma produce bellezza “C’era una volta sul Vomero un massaro ricchissimo, chiamato…., che aveva un figlio chiamato Nardiello che era il più sciagurato pecorone che si trovasse mai nella barcaccia dei falcacci, tanto che il povero padre se ne stava amareggiato e sventurato perché non …

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Dentro la comunità, la bottega e lo sguardo artigiano sul mondo

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Dentro la comunità, la bottega e lo sguardo artigiano sul mondo “Uscendo la mattina Smalto Splendente, per andare a cogliere quatto fichi in un giardino fuori dalla porta della città, gli si avvicinò un robivecchi, che abitava muro a muro con la camera di Betta e che gli raccontò punto per punto il tormento, …

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