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Tante vie maestre per la gioia del danzare e dell’esplorar con gli asini

“Antonio, preso l’asino, senza dire buonasera gli salì in groppa e si mise a trottare, ma non aveva fatto neanche cento passi che, sceso dall’asino, cominciò a dire: “Arrì, caca oro!” e aveva appena aperto la bocca che l’asinello cominciò a cacare perle, rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti, grandi ognuno quanto una noce.”
Lo cunto de li cunti – Giambattista Basile

Questa diretta di Artèpedagogia offre spunto per un cambio di prospettiva della visione dell’uomo, che viene riconsiderato secondo un’ottica zooantropologica, in cui egli non è altro che parte integrante del mondo animale. Di conseguenza l’animale diventa un soggetto di diritti e al quale far attenzione. Uomo e animale, entrando in contatto, si cambiano vicendevolmente e  si trasformano.
L’uomo, autonomamente  e in solitaria,  può andare fuori strada e disorientarsi, ma con l’aiuto dell’animale  e con il suo accompagnamento sarà molto facile  ri-orientarsi  e trovare delle strade nuove.
Altro tema fondante è la cultura del corpo e lo sviluppo della dimensione sensoriale e percettiva. Pedagogia e danza: un connubio che crea comunicazione col mondo circostante.  Il risveglio del corpo è utile per portarsi a una nuova dimensione educativa e per permettere un nuovo modo di relazionarsi in una mobilità danzante che consenta, fra l’altro, di sperimentare il vuoto, sia fisico sia relazionale. E’ necessario, dunque, lavorare sulla sensibilità del corpo, allenarlo al sentire, all’aprirsi all’altro.
Ospiti della diretta la pedagogista UNIPA Elena Mignosi e la danzatrice pedagogista Erica Spada.